Epicuro – Morte
La morte non va temuta perché quando ci siamo noi non c’è lei e quando c’è lei non ci siamo noi.
La morte non va temuta perché quando ci siamo noi non c’è lei e quando c’è lei non ci siamo noi.
Teniamo così tanto alla nostra vita, che non ci rendiamo conto di essere già morti!Ogni volta che rinunciamo a fare quello che sentiamo nel cuore, tutte le volte che diciamo di no alla nostra anima, diventiamo burattini che vivono di inerzia…Morire in quell’istante, fisicamente non farebbe differenza, ma la vita ci da tempo di rinascere perché un solo si, cambierebbe tutto quanto!
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Morire è come dormire.Solo che ti lascia dentro al cuore la tristezza di non poterpiù tornare…
La morte è terribile, sta sempre in agguato, sembra quasi che non aspetti altro che portarti via.
Il coraggio di uccidere non rende grande nessuno.
Forse è questo il peccato originale, essere incapaci di amare e di essere felici, di vivere a fondo il tempo, l’istante, senza smania di bruciarlo, di farlo finire presto. Il peccato originale introduce la morte, che prende possesso della vita, la fa sentire insopportabile in ogni ora che essa arreca nel suo trascorrere, e costringe a distruggere il tempo della vita, a farlo passare presto, come una malattia; ammazzare il tempo, una forma educata di suicidio.