Eraclito – Filosofia
Tutto scorre, niente sta fermo.
Tutto scorre, niente sta fermo.
E pensare che per chiunque altro ci osservi al di fuori del nostro pianeta noi non siamo altro che un minuscolo punto dell’universo.
Se guardi l’universo, a quello scenario verso, come per magia, scoprirai che è la vita lo spettacolo più bello che ci sia, che dà senso a quella sinfonia, di quasar e stelle roventi, di pulsar e firmamenti, con buchi neri così possenti, in barba all’economia, superando la fantasia.
Ella è davvero bella! Povero specchio, deve essere un tormento, fortuna che non sei geloso,. Il suo viso è d’un ovale perfetto, ed ella tiene il capo leggermente reclinato così che, limpida e superba, la sua fronte pare innalzarsi senza che il pensiero la solchi d’una minima ruga. I suoi neri capelli si raccolgono, sottili e morbidi, sulla fronte. Il suo volto è come un frutto, ogni tratto dolcemente pronunciato; la sua pelle, lo sento con gli occhi, è diafana, come velluto toccarla. I suoi occhi: oh! Ancora non li ho veduti, ché sono nascosti dalla frangia di seta si quelle ciglia adunche come uncini pericolosi per chi vuole penetrare il suo sguardo. La sua testa è una testa di Madonna, purezza e innocenza l’improntano. Ella si china come una Madonna, ma non si perde nella contemplazione dell’unico, il che dona una variazione all’espressione del suo volto. Ciò che ella contempla è il Molteplice, il Molteplice sul quale il lustro e lo splendore terreni gettano un loro riflesso. Si leva un guanto per mostrare allo specchio e a me una mano destra bianca e perfetta come marmo antico, senza alcun ornamento e neppure il liscio anello d’oro al terzo dito – brava! Ella solleva gli occhi: come tutto in lei si trasfigura, pur rimanendo invariato! La fronte è un po’ meno alta, il volto un po’ meno regolarmente ovale ma più vivo.
Non è il pollice opponibile che distingue gli uomini dalle belve: in realtà il dito che ci rende umani è l’indice, quello con cui accusiamo i nostri simili.
I pensieri di cartavolano con un soffio di vento,ma si possono bruciare.Il cerino è la nostra mente.
L’amore per i figli rende la donna un’ottima mamma, l’affetto per il marito la rende buona moglie, la gelosia per le nuore la rende pessima suocera.