Erich von Manstein – Guerra & Pace
Nessun generale può giustificare la perdita di un combattimento affermando di essere stato costretto, contro il suo parere, a eseguire un ordine che ha causato la sconfitta.
Nessun generale può giustificare la perdita di un combattimento affermando di essere stato costretto, contro il suo parere, a eseguire un ordine che ha causato la sconfitta.
La follia di un élite può persuadere la folla verso le proprie ragioni, per quanto pesate singolarmente apparirebbero per ciò che sono: abomini umani. Eppure riesce a dissuadere la coscienza del singolo tra la folla che ciò che si sta compiendo non è nelle sue possibilità. La follia assume l’enorme mostruosità della guerra, del razzismo, dei massacri, del pregiudizio che diventa la distanza tra l’essere degno di stima e l’essere sotto terra. Siamo lontani anni da tutto questo, ma non distanti dal ricordo e dalla presenza di numerosi focolai di intolleranza, più o meno estesi, diffusi nel pianeta. Solo la coscienza di essere nati nello stesso modo di ogni altro essere umano, avere sogni e disperazioni, voglia e aspettative, può indurci ad apprezzare la vita e chi ci circonda, e far sì che giorni come quello che si ricorda oggi 27 Gennaio, non facciano più ritorno.
La strada per la pace non porta né a destra né a sinistra: essa conduce nell’intimo del proprio cuore.
Pace nel mondo pericolosamente a rischio.Dopo la visita in andrologia di Clinton,per il quale si consiglia di tenere i reni “al caldo”per proteggere i vecchi, malconci “semi”.Dopo il “congelamento” di svariati conti bancari,della famiglia Bush, in Paesi asiatici e Medio Oriente…Si teme che il bisogno di “caldo” per Clinton,ed il “congelamento” di Bush,possa irrimediabilmente condurre al bombardamento del Kashmir.
La pace è la vita, la vita è vivere in pace.
Solo i morti hanno visto la fine della guerra.
Per il futuro non so quale sarà quel prezioso bene economico che gli uomini si contenderanno per accaparrarselo, ma una cosa è certa: quando nel mondo rimarrà l’ultima pozzanghera d’acqua, arriverà un uomo con una clava intelligente e dirà che quella pozzanghera è sua.