Erika Godino – Filosofia
L’intelletto umano ha in testa soltanto l’egoismo, il pensare a se stessi, l’essere arroganti e in particolar modogiocare con la vita altrui.
L’intelletto umano ha in testa soltanto l’egoismo, il pensare a se stessi, l’essere arroganti e in particolar modogiocare con la vita altrui.
Parlare senza dire è come ascoltare senza sentire. Un inutile spreco di sensi da parte tua e inutile tempo perso da parte sua.
Troppo spesso le nostre idee sono zavorra per la nostra mente “aerostatica”.
La fatalità!La grande sfida dell’uomo contro la fatalità, sta nel successo di questa sfida che ha aperto nelle coscienze la porta della solidarietà per vincere i grandi dolori.La sfida vinta è un premio alla caparbietà dell’essere ed un senso d’amore verso il prossimo, premessa indispensabile per la continuazione della vita su questo astro cruento e deluso dalla nostra specie.Alla fine un premio d’amore e di speranza per i popoli della terra!
Se persona cara, fortemente sofferente, vive oltreoceano il dispiacere dei parenti prossimi è transitorio.
Facciamo un patto?Io rido se ridi tu… immaginavo.
Si ha bisogno di spiritualità, credere a qualcosa che indichi la via maestra, si ha bisogno per frenare quegli istinti egoistici, per capire che in fondo il male si può sempre allontanare dal pensiero affinché non diventi padrone fatale nelle azioni umane. L’uomo che crede ciecamente solo in se stesso, diventa più fragile e esposto alle sue stesse contraddizioni!
Parlare senza dire è come ascoltare senza sentire. Un inutile spreco di sensi da parte tua e inutile tempo perso da parte sua.
Troppo spesso le nostre idee sono zavorra per la nostra mente “aerostatica”.
La fatalità!La grande sfida dell’uomo contro la fatalità, sta nel successo di questa sfida che ha aperto nelle coscienze la porta della solidarietà per vincere i grandi dolori.La sfida vinta è un premio alla caparbietà dell’essere ed un senso d’amore verso il prossimo, premessa indispensabile per la continuazione della vita su questo astro cruento e deluso dalla nostra specie.Alla fine un premio d’amore e di speranza per i popoli della terra!
Se persona cara, fortemente sofferente, vive oltreoceano il dispiacere dei parenti prossimi è transitorio.
Facciamo un patto?Io rido se ridi tu… immaginavo.
Si ha bisogno di spiritualità, credere a qualcosa che indichi la via maestra, si ha bisogno per frenare quegli istinti egoistici, per capire che in fondo il male si può sempre allontanare dal pensiero affinché non diventi padrone fatale nelle azioni umane. L’uomo che crede ciecamente solo in se stesso, diventa più fragile e esposto alle sue stesse contraddizioni!
Parlare senza dire è come ascoltare senza sentire. Un inutile spreco di sensi da parte tua e inutile tempo perso da parte sua.
Troppo spesso le nostre idee sono zavorra per la nostra mente “aerostatica”.
La fatalità!La grande sfida dell’uomo contro la fatalità, sta nel successo di questa sfida che ha aperto nelle coscienze la porta della solidarietà per vincere i grandi dolori.La sfida vinta è un premio alla caparbietà dell’essere ed un senso d’amore verso il prossimo, premessa indispensabile per la continuazione della vita su questo astro cruento e deluso dalla nostra specie.Alla fine un premio d’amore e di speranza per i popoli della terra!
Se persona cara, fortemente sofferente, vive oltreoceano il dispiacere dei parenti prossimi è transitorio.
Facciamo un patto?Io rido se ridi tu… immaginavo.
Si ha bisogno di spiritualità, credere a qualcosa che indichi la via maestra, si ha bisogno per frenare quegli istinti egoistici, per capire che in fondo il male si può sempre allontanare dal pensiero affinché non diventi padrone fatale nelle azioni umane. L’uomo che crede ciecamente solo in se stesso, diventa più fragile e esposto alle sue stesse contraddizioni!