Erika Mancini – Stati d’Animo
Il tuo pensiero striscia sensuale, avido a mordere la pelle, trasale, immobilizza il corpo, ruba respiri, sconvolge i battiti in una lenta, continua agonia che mi attraversa e si insinua fino alle piaghe dell’anima.
Il tuo pensiero striscia sensuale, avido a mordere la pelle, trasale, immobilizza il corpo, ruba respiri, sconvolge i battiti in una lenta, continua agonia che mi attraversa e si insinua fino alle piaghe dell’anima.
Per non incazzarmi tanto di avere avuto poco devo per forza pensare che non meritavo niente.
Le persone non hanno un solo cuore, no. Perché, altrimenti, io come farei a vivere? Io che ci ho lasciato il cuore nelle persone, nelle vite altrui, negli spazi immensi del mondo.
Sono stanca di essere sempre quella forte, che tesse la tela e ricuce gli strappi, che sta sempre attenta a rispettare i bisogni altrui e spesso dimentica i propri, Quella che resta sempre e comunque. Io ci sono, ma non sono indistruttibile, ho bisogno di essere “il bisogno”, ho bisogno di essere sorpresa anche con la più piccola ed all’apparenza insignificante emozione.
Sento mia la felicità come sento, che sia mio, il mio cuore…
A volte s’innalzano tanto i sentimenti, io, spesso, penso che se non fossero mai esistiti non avrei semplicemente sofferto.
Adoro i giochi di parole, anzi mi diverte l’idea che le parole giochino spensierate sui prati dell’animo, che ridano come bambine solleticate dalla mia penna.