Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Di giorno si vede, di notte si sente.
Di giorno si vede, di notte si sente.
Ho posti dentro me talmente disabitati, d’aver sfrattato la me più bambina dalle mie stesse pareti di carne. Ho non luoghi dentro me così diversi, d’assomigliarsi tutti e rituali d’atteggiamenti che mi vedono dietro la porta dell’anima, chiusa fuori, murata dentro.
Nulla può tornare. Nulla di ciò che la vita ha modificato nel cammino sarà mai più come prima. Potrai stringere il ricordo di ciò che era, di quello che eravate insieme, ma nulla di ciò che fu sarà mai più.
Se guardi in alto e vedi una nuvola solitaria, allora pensa a me, perché io sto sempre coi piedi per terra, il cuore in aria, l’anima in cammino, le mani al cielo e la testa tra le nuvole!
Specialmente a una come me che crede quando le dici “a domani” o “ci sentiamo” o “a presto”, non è giusto lasciare una persona in “sospeso”, quando sapete di sicuro che a voi ci tiene in particolar modo, sappiate che le farete solo del male dicendoglielo, perché io sono una di quelle persone che ancora ci crede a quelle parole!
Vedere il sole spegnersi lentamente oltre le montagne mi da un profondo senso di pace, come se per magia le onde impetuose della mia vita si calmassero con l’arrivo della sera, regalando un attimo di tregua alla mia anima.
Mi hanno deluso quando ho creduto a chi invece stava solo trovando un nuovo passatempo. Mi hanno deluso quando nella parola “credici” ho scoperto nascosta la parola “illudersi”. Mi hanno deluso quando i valori sono diventati niente.