Erika Moon – Acqua
Come Adamsberg vorrei giocare con un ramo nella Senna e aspettare la mia Camille. Lei c’è e sente quello che sento io.
Come Adamsberg vorrei giocare con un ramo nella Senna e aspettare la mia Camille. Lei c’è e sente quello che sento io.
Puoi dire a te stesso bugie, ma a me no. E se il vero amore…
Per te ho imparato ad aspettare. Posso anche imparare a chiederti ogni cosa, adesso.
Ogni persona che mi vuole fare del male pensi in ogni minuto della sua vita a quanto soffrirebbe se tutto quel male fosse rivolto contro se stessa.
Aveva una barba bianca, capelli che avevano vissuto molto, uno sguardo piuttosto rasserenante. Eravamo seduti su una panchina. Io ad aspettare lui, lui ad aspettare il caso. Iniziò, senza nemmeno conoscermi, a raccontare dei suoi viaggi. Gli chiesi quale fosse stato il migliore. Mi ha risposto così: “Quello dentro il cuore della persona che amo”. Non volli avere il coraggio di salutarlo, prima di andare via.
Molti di noi si perdono. Lottano per tutta la vita con un unico fine: l’amore; al tramonto dei propri giorni hanno intrapreso una sola lotta. In realtà dovrebbero farne mille e in ognuna di esse combattere con una sola arma: quest’arma, ovviamente è l’Amore.
Hai paura? Stringi la mia mano. Immagina di essere la tua mano stretta con la mia. Senti questo profumo? È la fragranza del coraggio. In due, si può.