Ernest Hemingway – Guerra & Pace
Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine.
Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine.
Può darsi che non esisto, ma non si avvedono che il loro mondo è falso.
Ritengo che non tutti i muri siano da abbattere.Se l’abbattimento del muro di Berlino ha riunito la Germania, il muro Palestinese evita l’abbattimento di due e più popoli.Se tutti fossimo veri uomini, ne costruiremmo solo per ripararci dalle inondazioni, alluvioni e quant’altro, invece, siamo tutti figli di un Dio diverso, per scelta, indirizzo sociale, morale o per dettami religiosi.Solo se riusciremo a camminare scalzi dalla lussuria saremo tutti uguali.
Io non mi considero un vero partigiano, io ero una staffetta.
Bisogna smetterla con le guerre di religione, con “la mia religione è meglio della tua”, tanto sono tutte invenzioni per dividere i vivi dai morti. Ci sono altre urgenze.
La pace, non lo nego, non ci sarà mai, anche per causa mia, una “piccola guerra”, nel cuore, in uno stato d’animo, lo avremo sempre tutti; non posso da un punto all’altro dare pace, per un rancore o un torto non ripagato; è la giustizia, è la parità di ogni essere umano; è il mondo.
Le stragi, le sopraffazioni, le guerre, tutto ciò che dietro di se lascia l’abbraccio violento della morte non potrà mai essere considerato giusto.