Ernest Hemingway – Guerra & Pace
Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine.
Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine.
Vorrei un mondo migliore; un mondo dove tutto è possibile e dove i sogni si potessero avverare, ma vorrei di più un mondo in cui regnasse la pace.
Il fatalismo è indispensabile nella scienza storica per spiegare gli avvenimenti privi di senso (vale a dire dei quali non comprendiamo il perché).
Per il futuro non so quale sarà quel prezioso bene economico che gli uomini si contenderanno per accaparrarselo, ma una cosa è certa: quando nel mondo rimarrà l’ultima pozzanghera d’acqua, arriverà un uomo con una clava intelligente e dirà che quella pozzanghera è sua.
Il mondo ha bisogno di Pace. Il mondo ha bisogno d’amore. Anche del tuo.
La cultura della pace o della guerra comincia a casa nostra, poi si allarga e si passa alle case dei nostri vicini, estendendosi a quelle della nostra villa, del nostro paese, della nostra città e della nostra comune fino a propagarsi come un’onda possente per tutta la nazione, finendo per influenzare i popoli di tante altre nazioni del mondo. Ed è per questo, proprio per questo, che tanto l’una come l’altra dipende da noi, solo da noi… da ognuno di noi.
Le guerre non si vincono né con i pugni e neppure con le campagne elettorali, ma si possono vincere con la follia di una buona idea e la determinazione di un umile folle.