Ernest Hemingway – Libri
Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita!
Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita!
Nessuna cosa gli avrebbe fatto dolore quanto l’esser da lei creduto un uomo comune.
“Era un carro funebre lustro ed elegante. I cavalli tenevano la testa bassa, quasi in segno di rispetto per il loro solenne carico.Nessun altro si voltò a guardare. […]Una cerimonia ebbe inizio e improvvisamente terminò in un tranquillo cimitero lì vicino.Scrutai i presenti tra la nebbia. Era come vivere in un sogno dove ogni cosa era una macchia indistinta, e scacciai la vaga sensazione che non mi sarei dovuto trovare lì. Dalla mia posizione accanto al cancello l’orazione del sacerdote suonava attutita. […]Erano le esequie più tristi a cui avessi mai assistito. […]Non vi fù nemmeno un fiore, nemmeno una lacrima”.
Era ancora troppo distante per poter vedere il colore della casa, ma ricordava la sfumatura grigia del legno e i cantoni bianchi, e anche le malvarose che crescevano contro la parete meno esposta al vento. Era il suo rifugio, il suo paradiso. La sua Gråskär.
Così mi scordai di me stessa, del fatto che stavo invecchiando e che avevo sprecato la mia gioventù amando un relitto, un essere senz’anima, uno spettro.
La maggior parte delle tradizioni non sono altro che le malattie di una società.
– Non vale la pena che ti disperi in questo modo. Lui non se lo merita.- Oh, ma io credevo di si!