Ernesto Cardenal Martínez – Frasi sulla Natura
In tutta la natura ci sono le iniziali di Dio e tutte le creature sono lettere d’amore di Dio per noi.
In tutta la natura ci sono le iniziali di Dio e tutte le creature sono lettere d’amore di Dio per noi.
Oggi in giardino c’è festa, cinguettano gli uccellini, volano qua e là, senza una direzione. Si rincorrono, salgono e poi scendono, allegri chiacchiericci come tumultuosa scolaresca il primo giorno di scuola. Quante cose dell’inverno avranno da raccontarsi, chissà. I primi germogli dei narcisi, i fiori bianchi e rosa del pesco, i primi getti del giglio, fiori selvatici spontanei sconosciuti che timidamente si affacciano miracolo della natura finora sonnecchiante e assente. Poi boom, un esplodere a “nuova vita”. Ammirata penso. Ecco, forse accade così anche agli esseri umani quando, per la troppa sofferenza, subiscono una sorta di trauma. Inconsapevolmente forse si appartano, si chiudono, entrano in un mondo tutto loro fatto di silenzi e di ricordi che pungono. Si sentono abbattuti, quasi sconfitti e restano lì, inermi con l’inverno nel cuore, cadono in un simbolico letargo, esattamente come in inverno la natura: vivi sì, ma dormienti in attesa di qualcosa, di un pungolo, della primavera forse, la primavera come sorta di rinnovamento, di nuova vita, di risveglio, di rinascita, la primavera come stagione di nuovi colori nuovi profumi nuovi sproni. La tanto attesa primavera nel cuore.
Forse non meritiamo quello che la natura ci regala, e non sappiamo apprezzare la sua generosità.
Le onde i scontrano con gli scogli come uno schiaffo pieno di rabbia che libera tutta la sua potenza in dei bianchi schizzi d’acqua. E al mattino, tutto torna alla normalità. Le onde si rappacificano in una dolce carezza piena di riflessi di luce.
Raccolgo disegni nell’aria, l’antica giostra delle foglie al vento che rapisce lo sguardo. E insieme allo sguardo il sapore degli attimi.
L’arancione è un rosso che non crede alle sue possibilità.
Il mondo e il suo sogno, il cielo e il suo velo color turchese, il prato e il suo profumo fiorito di note di Mozart, il frutto più dolce e il suo sapore. Tutto questo versato dal cielo ricoprirà ogni cuore e gli occhi del tempo piangeranno rugiada di vita.