Erri De Luca (Enrico De Luca) – Libri
Un bambino che cresce senza una carezza indurisce la pelle, non sente niente, neanche le mazzate.
Un bambino che cresce senza una carezza indurisce la pelle, non sente niente, neanche le mazzate.
Guadato il fiume, valicato il passo, l’uomo si trova di fronte tutt’a un tratto la città di Moriana, con le porte d’alabastro trasparenti alla luce del sole, le colonne di corallo che sostengono i frontoni incrostati di serpentina, le ville tutte di vetro come acquari dove nuotano le ombre delle danzatrici dalle squame argentate sotto i lampadari a forma di medusa. Se non è al suo primo viaggio l’uomo sa già che le città come questa hanno un rovescio: basta percorrere un semicerchio e si avrà in vista la faccia nascosta di Moriana, una distesa di lamiera arrugginita, tela di sacco, assi irte di chiodi, tubi neri di fuliggine, mucchi di barattoli, muri ciechi con scritte stinte, telai di sedie spagliate, corde buone solo per impiccarsi a un trave marcio. Da una parte all’altra la città sembra continui in prospettiva moltiplicando il suo repertorio d’immagini: invece non ha spessore, consiste solo in un diritto e in un rovescio, come un foglio di carta, con una figura di qua e una di là, che non possono staccarsi né guardarsi.
Ma questo c’entra come i cavoli a merenda – perché ne parlo? Chiedetelo alla mia penna è lei a dominarmi, io non la domino.
In quell’istante sentii inondarmi di una gioia immensa, sconosciuta. Era una specie di estasi. Ogni senso di incertezza o di paura mi abbandonò. Sai dirmi che accade all’anima in quei momenti? D’un tratto il mondo intero ha un altro aspetto. Se avessi visto dei cavalli volare, ciò non mi avrebbe minimamente sorpreso. […] È sempre così l’amore? Mio Dio, mio Dio, non riconoscevo più la creazione. Sentivo il cielo nel cuore. Era come se dalla testa mi sprizzassero centinaia di stelle. La felicità era penetrata nel mio essere e vi aveva suscitato una luce che ignoravo. Tutta la terra girava attorno a noi due come una trottola.
Sarà sempre così, mi sono chiesta? Credo di sì. Un figlio si prende una parte del tuo cuore e può usarne o abusarne a suo piacimento. Con un nipote è diverso. Non ci sono più i vincoli e i sensi di colpa che gravano sulla relazione tra madre e figlio. La strada dell’amore è più sgombra.
Non appena un libro o un film vengono proibiti, correte al vostro cinema più vicino, andate in biblioteca, cercate di trovarli, di guardarli, di leggerli: quello che non vogliono farvi sapere è quello che dovete sapere.
Un tempo piangevo moltissimo ed ero piena di speranze. Oggi rido parecchio, un riso disilluso… Probabilmente mi innamorerò sempre di qualcuno che ama qualcun altro. Perché? Così… Ho un talento particolare per le situazioni impossibili. Tutti hanno talento per qualcosa.