Esther Grotti – Vita
Inutilelinkarsibloggarsifeisbucarsila pelle ha un linguaggio digitaletutto suo.
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La vita insegna che non si è felici se non a prezzo di qualche ignoranza.
Trovavo la vita del tutto priva di interessi; e questo avveniva specialmente quando lavoravo otto o dodici ore al giorno. E la maggior parte degli uomini lavoro otto ore al giorno almeno cinque giorni la settimana. E neanche loro amano la vita. Non c’è ragione per uno che lavora otto ore al giorno di amare la vita, perché è uno sconfitto. Si dorme otto ore, si lavoro otto ore, si va avanti e indietro, tutte le piccole cose che si hanno da fare. […] Come si può amare la vita se si vive soltanto un’ora e mezzo al giorno e si buttano via tutte le altre ore? E questo è quello che ho fatto per tutta la vita. E non l’ho amato. Credo che chiunque lo ami sia un grande idiota. Non c’è modo di poter amare questo genere di vita.
La mia vita, un bellissimo scenario di tante lotte; La mia anima, dimora di cicatrici; Il mio cuore, una finestra che guarda oltre ogni apparenza.
Certe persone hanno prima bisogno di perdere gli altri per capire che stanno perdendo anche se stesse.
Ci sono situazioni che riuscirai a comprendere solamente nel momento in cui ti capiterà di viverle in prima persona.
Fino a quel momento la mia vita era stata regolata e controllata come quella di un topo da laboratorio.Adesso che mi ero laureata, mi trovavo improvvisamente sola di fronte al Vuoto Eterno. Sola di fronte al Vuoto Eterno e ai miei prestiti studenteschi, che si presentavano ingannevolmente come un grazioso blocchetto di cedole per indurmi a credere di aver fatto, al 9,25% d’interesse, un vero affarone.