Ettore Mazzuchelli – Antichi aforismi
I precetti, i testamenti, e le leggi hanno ad esser brevi: perché cosi da non meno di confusione agli scolari, meno di occasione di litigiosa ai leggisti, e men di sottile interpretazione ai politici.
I precetti, i testamenti, e le leggi hanno ad esser brevi: perché cosi da non meno di confusione agli scolari, meno di occasione di litigiosa ai leggisti, e men di sottile interpretazione ai politici.
Che Menfi cessi di vantare i barbari miracoli delle sue piramidi, che cessino di essere vantate le meraviglie di Babilonia; tutto deve annichilirsi davanti all’opera immensa dell’anfiteatro dei Cesari, e tutte le voci della celebrità devono unirsi per lodare questo monumento.
Qual stimate voi sia la propia condizione del ricco avaro? Il tormentarsi per istrema cupidigia d’avere, e pauroso sempre stare di non perdere quel che si possiede.
Ivi è maggior ignoranza, ov’è maggior presunzione.
Gli affanni sono minori, allorché vi è pan da mangiare.
Quand’anche la felicità fosse cosa possibile, la vita è sì breve e non ci sarebbe…
Onde interrogare qualche volta la coscienza, raccogliersi nello spirito o contemplar la natura, è senz’altro voglia di far niente.