Eugene O’Neill – Vita
La povertà, fra tutte le malattie, è la più mortale e la più imperiosa.
La povertà, fra tutte le malattie, è la più mortale e la più imperiosa.
Ci sono scemenze ben presentate come ci sono scemi ben vestiti.
Non pensare che perché sorrido tutto vada bene, anch’io come molti o praticamente tutti ho le mie paure, i miei problemi e i miei dolori. Ho costruito poco a poco una corazza attorno al cuore, un muro di fronte ai miei occhi e un velo di insensibilità nella mia anima. Voglio impedire che chi si avvicina possa ancora una volta farmi male, ferirmi e deludermi. A poco è servito, perché quando ti affezioni a qualcuno e decidi di dargli fiducia le tue difese si abbassano e se quel qualcuno non è sincero sarai ferito e deluso ancora… e ancora.
Tutti parlano ma nessuno ascolta: la vita è un’estensione del Processo di Biscardi.
Darei la mia vita per un uomo che è alla ricerca della verità. Ma di buon grado ucciderei un uomo che pensa di aver trovato la verità.
Vita, unica nella sua unicità, vita tu con i tuoi colori spesso senza sfumatura vita tu, sempre fedele a noi che tradisci anche i sogni, vita unica, nella tua unicità, vita tu fedele resti maestra della vita mia!
Vorrei non doverci pensare, a volte vorrei sentire semplicemente quella sensazione che provo quando dormo nel sacco a pelo, guardando le stelle. Ma sinceramente mi piace anche molto starmene in casa, mi piacciono molto anche le lenzuola, profumate e pulite, la luce soffusa, il frigorifero, il forno, i tappeti, le candele e gli incensi, i miei libri, le fotografie, i piatti, le scodelle, i bicchieri, le tazzine, il latte, il caffè fatto con la moka, la doccia, la vasca da bagno, i cuscini, il computer, il suono del mio stereo, il videoregistratore, il suono del mio compleanno, il pavimento e il soffitto.L’equilibrio, le carezze, il silenzio.