Eugenio Montale – Tristezza
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
Non possiamo evitare a qualcuno di piangere, però possiamo evitare a qualcuno di piangere da solo.
La tristezza non è il viso ricoperto di lacrime, la tristezza è sapere che lì fuori qualcuno gioisce ancora per le lacrime altrui.
Non permettere che la tristezza ti faccia perdere la bellezza della vita.
La cosa più brutta quando piangi, è capire che l’unica cosa che può consolarti, è propio quella per cui piangi!
Impariamo a vivere dalle sofferenze, non dalle gioie, impariamo ad amare quando a noi non viene dato amore, non quando siamo amati, impariamo cosa significa avere qualcuno vicino quando lo perdiamo, non quando lo abbiamo vicino, impariamo che vivere non è facile quando tutto è complicato e non quando abbiamo tutto ciò che vogliamo, impariamo cos’è la vita quando questa ti ha tolto tanto e cominciamo ad apprezzare ciò che ci dà anche se è poco.
Malinconica speranza di rivederti…