Fabio Marinaro – Vita
Se tutti cogliessero il tutto e il niente, sarebbe un mondo migliore.Oggi per lo più, tutti badano al niente come fosse il tutto e non sanno che per il tutto non c’è bisogno di niente.
Se tutti cogliessero il tutto e il niente, sarebbe un mondo migliore.Oggi per lo più, tutti badano al niente come fosse il tutto e non sanno che per il tutto non c’è bisogno di niente.
Echeggia nell’infinito la parola dei libri, come un lungo filo di suono intesse la trama della vita. Tutti i libri del mondo sono universi, sono insiemi d’infinito.
La vita si rimpicciolisce e si ingrandisce in proporzione al proprio coraggio.
Tutti coloro che sono già partiti hanno lasciato in noi il ricordo di sé.Loro hanno cambiato casa e hanno la residenza in Cielo; ma sono una presenza costante che ci accompagna ogni giorno nel nostro viaggio.
La memoria è un luogo passato… un’abitazione da non sottovalutare ne sopravalutare; l’Equilibrio del pensiero è ora in quest’istante.
Più del fascino e dell’intelletto, degli odori che rendono giustizia ai piaceri dell olfatto; e alla pelle, che inarrestabilmente risponde, dando vita a quel desiderio di scivolar via, sull’altra pelle. Ma ancora di più e lo stare a guardare; osservare il quotidiano, osservare il tuo “sentire” il tuo “agire” e amarlo intensamente; e sentire un piacere, vedendo scivolar via il tempo, sentendo l’insaziabilità del vero amare. Come seduto su una panchina, in un qualunque viale, di un qualunque altrove. Voltarsi ovunque per cercarti; trovarti e sorridere perché è la cosa più bella osservare quel tuo vivere. La completezza dell’amore; la bellezza dell’esistere.
Chissà perché i problemi hanno la tendenza ad affezionarsi quasi sempre alle persone migliori ed a non abbandonarle più.