Fabio Privitera – Abbandonare
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Mi ha ferito il tuo voltarti, ma la vicinanza non si chiede, ed io non la chiederò.
Poi ti accorgi che, per chi per te è veramente importante, certi comportamenti, certe situazioni sono “normali”, ha dimenticato tutto, passato oltre, e la tua sensibilità non conta.
L’abbandonare è la violenza più inaudita che si può fare a persone, animali, cose; con essa tutti coloro che la subiscono soffrono.
Se mi cerchi solo quando ti fa comodo a te potresti arrivare tardi e non trovare me.
Oltre lo sguardo, il cuore assapora la conoscenza che la mente oblia, e gli occhi si accendono riflettendosi su quello che hanno ascoltato dall’anima.
Un grande cuore galleggia sempre, anche se non c’è più; è quello dei codardi che affonda, nella memoria del mondo.