Fabio Privitera – Abitudine
Possiamo dimenticare ciò che ci piace, non ciò che ci sconvolge. Questo resta attaccato alle pareti del nostro intestino e diventa parte del nostro normale metabolismo.
Possiamo dimenticare ciò che ci piace, non ciò che ci sconvolge. Questo resta attaccato alle pareti del nostro intestino e diventa parte del nostro normale metabolismo.
Quello che abbiamo dentro non viene mai fuori come lo sentiamo, lo pensiamo. Le parole hanno un peso diverso e il linguaggio in sé non riesce a contenere tutte le flessioni e le variazioni con le quali vibrano le nostre emozioni, modulando così il senso che vorremmo fosse ricevuto. Così sbagliamo, ci blocchiamo, ci barrichiamo in tentativi e tentennamenti che in pochi riescono a decifrare e solo chi le prova allo stesso modo lo stesso sentimento riesce a ricevere il messaggio dell’emozione.
E poi ti abitui. Ti abitui a non vedere più quel ragazzo. Ti abitui a…
Finisce sempre che ci troviamo a essere dispensatori di buoni consigli che camminano su vie erranti.
Tutti credono che le azioni siano portate dall’orgoglio, sempre dimenticandosi che spesso è solo dignità.
L’abitudine è nociva, non tanto per la carne, ma per l’intelletto.
A domani, pensai, frenando le parole nel pensiero che domani fosse un tempo troppo vicino e allo stesso tempo troppo lontano per riuscirsi a staccare con questo semplice saluto. Come se domani dovesse non arrivare mai e nello stesso tempo potesse essere l’ultimo domani per noi. “A per sempre”, infine pronunciai.