Fabio Privitera – Accontentarsi
Un sentimento può ignorare un’assenza ma, primo o poi, ogni cuore diventa freddo e smette di battere, se non viene mosso dalle giuste onde di calore.
Un sentimento può ignorare un’assenza ma, primo o poi, ogni cuore diventa freddo e smette di battere, se non viene mosso dalle giuste onde di calore.
È da sciocchi lottare per poi accontentarsi di ciò che non si desidera.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire che valgo poco, quindi merito il niente… io non lo voglio il niente, io voglio il “tutto” o perlomeno quello che merito, quello che desidero, quello per cui lotto tutti i santi giorni, sono nata senza chiederlo, posso almeno vivere come voglio? Io non ci trovo nulla di sbagliato a non accontentarsi, viviamo in un epoca dove le principesse sposano gli operai e baciano i rospi, dove i cani si innamorano dei gatti e i topi col gatto ci vanno a nozze, e dovrei accontentarmi io? Non se ne parla!
Siamo così abituati a guardare la complessità delle emozioni umane da stupirci per la semplicità della soluzione naturale.
Nella vita dicono di accontentarti. Non è vero, io cerco il meglio per me.
Non si può scrivere la perfezione di un’emozione, solo sentirla.
Io non ti amavo, ti subivo.