Fabio Privitera – Anima
Non tutti possono permettersi l’anima. Occorre un carattere forte per trattenerla e la giusta sensibilità per sentirla.
Non tutti possono permettersi l’anima. Occorre un carattere forte per trattenerla e la giusta sensibilità per sentirla.
L’anima d’ogni essere è una carcerata innocente.
Eppure non vi è un tempo migliore o peggiore di un altro. Passato, presente, futuro: nessuno di questi da solo determina chi siamo, ma la loro distribuzione emozionale. Basta viverli con il sentimento giusto… il passato con orgoglio, il presente con devozione, il futuro con fiducia.
La tristezza è un sentimento molto difficile da spiegare con le sole parole, è un sentimento difficile da comprendere.La tristezza reale ha radici profonde. Quando questa arriva la tua anima grida disperatamente aiuto perché qualcosa dentro di te si è spezzato, allora cerchi di ripararlo pur non sapendo cosa sia, ci provi e ci riprovi all’infinito ma niente accade; allora comprendi che ti sei persa… persa nel peggiore dei luoghi in cui un essere umano possa mai arrivare a perdersi: dentro se stesso.Quando la tristezza bussa alle porte dell’anima l’unica cosa che ci resta da fare è quella di sederci ed ascoltare attentamente ciò che questa ha da dirci, perché la risposta non sta nell’ignorarla ma bensì nel comprenderla. La tristezza porta con sé un’insieme di sentimenti dolorosi: frustrazione, disperazione, angoscia… e il peggiore tra tutti: la solitudine.La solitudine è l’astrazione di noi stessi dal resto del mondo, perché ci convinciamo del fatto che nessuno è ingrado di comprenderci, che a nessuno interessa veramente ciò che ci succede, e allora ci richiudiamo in noi stessi, chiudiamo ogni accesso alla nostra anima e ci isoliamo nella totale oscurità dell’ombra rifressa della nostra solitudine.
Quando si ama, si ama ad occhi chiusi e l’anima aperta!
Quando gli specchi rifletteranno l’anima il mondo sarà pieno di spettinati e malvestiti.
Sa leggerti nel pensiero chi convive nella tua anima.