Fabio Privitera – Comportamento
Tra le peggiori cose che si possano fare c’è il lasciare agli attimi che non si sono vissuti il respiro di quelli che si stanno vivendo.
Tra le peggiori cose che si possano fare c’è il lasciare agli attimi che non si sono vissuti il respiro di quelli che si stanno vivendo.
Un arabo incontrò il profeta e gli disse: “Apostolo di Dio, mi piacciono i cavalli. Ci sono cavalli in paradiso?” E il profeta rispose: “Se andrai in paradiso avrai un cavallo alato e lo monterai e andrai dove vorrai.” L’arabo replicò: “I cavalli che mi piacciono non hanno ali.”
C’è sempre qualcosa, qualcuno, che abbiamo avuto nella nostra vita, che resta attaccato ai sentimenti. Non importa il tempo. Un’estate o una vita sono concetti che le emozioni non conoscono. Esse si innestano in un lembo della nostra esistenza e lì tacciono finché non gli passiamo inavvertitamente il respiro vicino e le solleviamo. Così noi le respiriamo nuovamente e ci sembra di tornare a quel vissuto, a quella persona. Ma quel qualcosa non appartiene davvero a chi abbiamo conosciuto. Quel qualcosa in realtà era già in noi molto tempo prima che lo incontrassimo. Semplicemente il suo passaggio ce l’ha rivelata, ed è qualcosa che siamo non qualcosa che abbiamo, di buono o di cattivo. Ma buono e cattivo sono solo aggettivi ed ogni aggettivo è relativo a ciò con cui si vuole misurare. Lasciamo la misura a geometri e ragionieri. Non siamo anime, vite. Assaggiamo i frutti di tutto quello che scopriamo e sputiamo via i semi, non perché siano cattivi, ma perché crescano altri frutti e altri possano apprezzare ciò che abbiamo assaggiato.
Se avessi voluto il parere di un omertoso avrei chiesto il tuo, ma sono sicura…
Chi dà nell’attesa di ricevere, è più piccolo di colui che ha ricevuto.
Che giorno è oggi? Il giorno smetto di piangere ed incomincio a sorridere!
Molto spesso le persone scambiano il silenzio come stupidità. Oppure pensano che siamo fessi, ma…