Fabio Privitera – Felicità
Occorrerebbe riuscire ad essere felici con ciò che si è, non più con ciò che si ha.
Occorrerebbe riuscire ad essere felici con ciò che si è, non più con ciò che si ha.
Mia madre una volta mi ha detto di stare insieme solo con una persona in grado di farmi sempre sorridere, sempre, non solo quando c’è il sole ma anche e soprattutto quando un temporale scuote terra e cielo. Quando siamo di fronte un bivio deve essere capace di aiutarci, di sostenerci, con un consiglio, con una parola, con uno sguardo, o anche con un solo sorriso, quando vorremmo urlare a un mondo troppo crudele, deve saperci tranquillizzare e farci capire che in fondo possiamo essere felici qui. Più penso a queste parole e più sono convinta che abbia ragione: la cosa più importante nella vita non sono i soldi ma la felicità, che è scaturita da un sorriso.
Vorrei tornare indietro a quell’istante per fermarlo, prenderlo, accartocciarlo e metterlo tra le mie mani, come si farebbe con un piccolo uccellino, per annusarlo un attimo prima di porgere le mie mani chiuse sopra il cuore, metterlo dentro come fosse una gabbia, in modo che non possa più fuggire via col tempo, così rimarrà sempre dentro di me. Quell’istante, e chiamarlo “felicità”.
La felicità è un granello di sabbia che ti ritrovi, inaspettatamente, fra le dita. Apri la mano ed è già sparito portandosi via la tua speranza.
Nella vita a volte, per essere felici è meglio essere ignoranti e non curanti, che intelligenti e consapevoli…
Accendi in te l’azzurro fuoco della voglia di fare.
“Ma, se dico le bugie, Dio non se la prende?” “Dio se la prende se ti scordi di essere felice”