Fabio Privitera – Filosofia
Come una particella elementare: esisto ma non si sa dove.
Come una particella elementare: esisto ma non si sa dove.
Filosofare tanto vale quanto problematizzare e mettere in discussione quel che si spaccia per verità indubitabile ed ovvia.
Non sperare nella comprensione di chi non ne riceve da te.
Il futuro non ha dei buchi enormi ma incertezze naturalmente riducibili.
La follia di un élite può persuadere la folla verso le proprie ragioni, per quanto pesate singolarmente apparirebbero per ciò che sono: abomini umani. Eppure riesce a dissuadere la coscienza del singolo tra la folla che ciò che si sta compiendo non è nelle sue possibilità. La follia assume l’enorme mostruosità della guerra, del razzismo, dei massacri, del pregiudizio che diventa la distanza tra l’essere degno di stima e l’essere sotto terra. Siamo lontani anni da tutto questo, ma non distanti dal ricordo e dalla presenza di numerosi focolai di intolleranza, più o meno estesi, diffusi nel pianeta. Solo la coscienza di essere nati nello stesso modo di ogni altro essere umano, avere sogni e disperazioni, voglia e aspettative, può indurci ad apprezzare la vita e chi ci circonda, e far sì che giorni come quello che si ricorda oggi 27 Gennaio, non facciano più ritorno.
Si vive perché di tratto in tratto si muore.
Arriva un punto in cui non si ha più interesse a capire se stessi, figuriamoci gli altri.