Fabrizio Moro – Tristezza
Cos’è questa solitudine che sento? Sarà il prezzo per un po’ di libertà.
Cos’è questa solitudine che sento? Sarà il prezzo per un po’ di libertà.
Non ho mai scommesso sui cavalli, ma mi è sempre piaciuto pensare alla vita come a un’ippodromo e l’amore come a una corsa. Se punti sul cavallo giusto, vinci. Il punto in verità è che non esistono cavalli vincenti, non se ne esce mai vincitori. La vita è più un’arena, come quella degli antichi romani, e noi siamo gladiatori. Combattiamo, sudiamo, soffriamo, e alla fine, chi prima, chi dopo, cadiamo tutti. E se pensate che la vera sconfitta non sia cadere, quanto più non rialzarsi, vi sbagliate di grosso: quelle sono le scelte più ovvie, e chi si rialza lo fa solo in attesa che un altro colpo venga sferrato, e cada di nuovo. La vera sconfitta la vivi quando hai tanta paura sia di cadere che di rialzarti: resti a terra, ti fingi morto, eviti ogni contatto, ogni rischio e sopravvivi. Non vivi, ma sopravvivi. Così la vita, così l’amore, quando hai sofferto tanto da aver paura di vivere e d’amare, sopravvivi.
È tristezza ogni tempo che mi tiene lontano dal suo cuore, quando è il silenzio quell’unico suono a riempire i vuoti della sua assenza.
Non so che cos’ho, ma so esattamente cosa non ho. E sono sicura che non è una cosa.
Non sono una macchina da guerra, io ho un cuore, un’anima, dei sentimenti e non ho un tasto off-on.
Tanto tutto senza Te vicino è Niente.
Le parole non finiscono mai. Finisce la voglia di dirle, di ripeterle, per l’ennesima volta.