Fanny Pala – Frasi sulla Natura
La notte abbraccia le stelle, coccola la luna… bacia gli uomini nel sonno, accarezza i cuori che ancora brillano di vero amore.
La notte abbraccia le stelle, coccola la luna… bacia gli uomini nel sonno, accarezza i cuori che ancora brillano di vero amore.
È molto facile dire le cose a qualcuno… è farsi credere, molto difficile.
Ogni creatura va accettata per ciò che è e per ciò che dona.
Perché quando si pensa a Dio lo si pensa al maschile? Eppure la natura è madre ma allora perché diciamo padre, mentre madre è la natura!? Confusa? No! Pensavo!
Le querce che hanno allungato i rami tra quel fitto fogliame in cerca del sole, ora pare facciano il solletico alle nuvole basse.L’airone si alza dal laghetto e sembra riflettere nelle piume il grigio perlato del cielo.Sotto le suole il terreno è croccante di foglie cadute.L’abete sfoggia ancora le pigne più grosse.È arrivato l’autunno: la Natura ha indossato la vestaglia di flanella marrone bordata di grigio, una fragranza leggera e muschiata dopo i colori sgargianti dell’estate ed i profumi inebrianti e fruttati… si prepara al riposo… accesi restano, qua e là, solo timidi crochi e piccole bacche rosse.
Novembre passa così lentamente. Rimembra giornate trascorse tristemente. Mese odioso e deprimente.
Amiamo e rispettiamo la natura, prima che non sia più una ricchezza per tutta l’umanità.
È molto facile dire le cose a qualcuno… è farsi credere, molto difficile.
Ogni creatura va accettata per ciò che è e per ciò che dona.
Perché quando si pensa a Dio lo si pensa al maschile? Eppure la natura è madre ma allora perché diciamo padre, mentre madre è la natura!? Confusa? No! Pensavo!
Le querce che hanno allungato i rami tra quel fitto fogliame in cerca del sole, ora pare facciano il solletico alle nuvole basse.L’airone si alza dal laghetto e sembra riflettere nelle piume il grigio perlato del cielo.Sotto le suole il terreno è croccante di foglie cadute.L’abete sfoggia ancora le pigne più grosse.È arrivato l’autunno: la Natura ha indossato la vestaglia di flanella marrone bordata di grigio, una fragranza leggera e muschiata dopo i colori sgargianti dell’estate ed i profumi inebrianti e fruttati… si prepara al riposo… accesi restano, qua e là, solo timidi crochi e piccole bacche rosse.
Novembre passa così lentamente. Rimembra giornate trascorse tristemente. Mese odioso e deprimente.
Amiamo e rispettiamo la natura, prima che non sia più una ricchezza per tutta l’umanità.
È molto facile dire le cose a qualcuno… è farsi credere, molto difficile.
Ogni creatura va accettata per ciò che è e per ciò che dona.
Perché quando si pensa a Dio lo si pensa al maschile? Eppure la natura è madre ma allora perché diciamo padre, mentre madre è la natura!? Confusa? No! Pensavo!
Le querce che hanno allungato i rami tra quel fitto fogliame in cerca del sole, ora pare facciano il solletico alle nuvole basse.L’airone si alza dal laghetto e sembra riflettere nelle piume il grigio perlato del cielo.Sotto le suole il terreno è croccante di foglie cadute.L’abete sfoggia ancora le pigne più grosse.È arrivato l’autunno: la Natura ha indossato la vestaglia di flanella marrone bordata di grigio, una fragranza leggera e muschiata dopo i colori sgargianti dell’estate ed i profumi inebrianti e fruttati… si prepara al riposo… accesi restano, qua e là, solo timidi crochi e piccole bacche rosse.
Novembre passa così lentamente. Rimembra giornate trascorse tristemente. Mese odioso e deprimente.
Amiamo e rispettiamo la natura, prima che non sia più una ricchezza per tutta l’umanità.