Fanny Pala – Stati d’Animo
Vorrei non essere cemento come sono adesso, per lasciare da parte l’orgoglio che mi divora, la possessione che mi ossessiona e i pensieri rivolti a un nulla che non mi appartiene.
Vorrei non essere cemento come sono adesso, per lasciare da parte l’orgoglio che mi divora, la possessione che mi ossessiona e i pensieri rivolti a un nulla che non mi appartiene.
Non si ha più nulla da perdere quando si è trovato ciò per cui vale la pena perdersi.
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.
Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai fariglioni, perché il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico.
Sto bene in qualsiasi posto, basta che non ci sia il silenzio.
Ci sono menti che non bisogna per forza capirsi, ma basta essere abbracciati!
Ti ho cercato in tutte le parole che mi scrivevi. Ma solo adesso comprendo che sei stato un “vuoto a perdere”.