Fanny Pala – Stati d’Animo
La cosa più difficile da fare, non è raggiungere la serenità ma riuscire a mantenerla, senza preoccuparsi di poter perderla.
La cosa più difficile da fare, non è raggiungere la serenità ma riuscire a mantenerla, senza preoccuparsi di poter perderla.
Non si può costruire nulla se si vive sospesi nell’attesa.
Mi dissero che il trucco è trovare un sentimento e lasciare che esso ti pervada, sino a quando non c’è più bisogno di pensare a cosa scrivere. Ciò che ho trovato mi spaventa tutt’ora. Mi spaventa quel senso di vuoto e passività che deriva dal dolore, quella voglia di arrendersi che segue la consapevolezza che la vita è quel che è e niente di più. Ma ciò che mi spaventa ancora di più è la prospettiva che il dolore sia realmente il mio sentimento guida. Non c’è cosa che temo di più.
Desideravo tutto questo con desiderio straordinariamente ardente. Bramavo la popolarità con una bramosia quasi cattiva. Mi sembrava che fosse un Eliso nell’intimità di quegli stessi bambini che ero destinato a odiare perché loro odiavano me. Non poca della vergogna provata ai giorni della scuola mi è rimasta addosso per tutta la vita.
Anche se andassi in giro nuda, avrei la mia coscienza a coprirmi, vestirmi, presentarmi, come un abito lungo e luminoso.
Ho un cuore grandissimo, ma non per questo faccio spazio a tutti.
Ho voglia di perdermi, non importa dove, in un cielo stellato, nei racconti di un bambino, negli occhi di una sconosciuta, ho solo voglia di perdermi senza ritrovarmi, fare un passo avanti verso l’ignoto, lasciando il tempo che scorre alle mie spalle, sentire brividi di vita sulla pelle.