Fanny Pala – Tristezza
Più insegui e più non raggiungi, più cerchi e più non sei cercato, più ami e più sai di soffrire.
Più insegui e più non raggiungi, più cerchi e più non sei cercato, più ami e più sai di soffrire.
Dolente il cuore troppo solitario colmo di rimossi, m’avvampa, arde, sanguina in un intormentabile gronda di dolore!
Non posso resettarmi come un computer, ma lo farei volentieri.
Pochi argomenti mi rattristano come le persone che non hanno argomenti.
Nessuno conosceva le mie lacrime meglio dei miei occhi riflessi nello specchio.
Qui posso piangere la mia nascosta pena, solo che le nude rocce mantengano il segreto. Da dove cominciare, dal lamento delle mie lacrime, della tua durezza? Acerbo il mio dolore, per colpa mia.
Quando saprò mai fare dello spettacolo vivente della mia triste miseria il lavoro delle mie mani e l’amore dei miei occhi?