Federica Bosco – Figli e bambini
Mio padre guardando il mio aereo aveva commentato “Speriamo regga!”.
Mio padre guardando il mio aereo aveva commentato “Speriamo regga!”.
Carissimi genitori, ricordatevi sempre che i vostri bambini non sono né un vostro prolungamento, né adulti in miniatura.Tenete a mente quindi sia di rispettare la loro personalità, non cercando di farne a tutti i costi quello che voi vorreste che fossero, sia il loro essere bambini, quindi sì responsabilizzandoli, ma gradualmente, e senza terrorizzarli.
Figli abbiate cura dei vostri genitori il rispetto e l’amore non si elemosina, si sente, è naturale, se non c’è non si può inventare. Basta solo ricordare che un giorno, come noi abbiamo fatto, è presto detto: genitori vi troverete ad essere, e se amore avrete dato vi sarà enormemente restituito.
Dormi bambino mio, dormi tra le braccia che non conosci più, dormi una volta ancora, per una volta sola.
Fu come essere colpito da un fulmine, che diede vita al mio cuore, quando scoprii che in questa vita non ero solo, c’eri tu, figlio mio. E fu l’inizio dei giorni più belli della mia vita.
I destini familiari si ripetono attraverso le generazioni, quasi una fatalità che si tramanda da padre in figlio, da madre in figlia. Non so se sia una maledizione o una benedizione.
Sono stato figlio, ora sono padre di tre splendide creature. Rivivo la gioia di mio padre quando guardando nei miei occhi capiva che grande cosa era stato capace di creare, una piccolo essere dal quale prendere energia per affrontare la giornata e la vita. Da parte mia, lo vedevo un gigante pronto a difendermi da ogni mia paura, era la mia fonte di sicurezza e coraggio. Oggi capisco meglio l’importanza di essere genitore e spero che i miei figli, provino le stesse sensazioni che ho provato io, spero che guardando nei miei occhi capiscano la gioia che mi danno nel vedere la mia vita scorrere in loro.