Federica Bosco – Figli e bambini
“Papà, mamma, voglio andare a Parigi!”, esordii tutta fiera entrando in salotto.
“Papà, mamma, voglio andare a Parigi!”, esordii tutta fiera entrando in salotto.
“Lo sapevo, lo sapevo!”, ripetè il bambino con la sua frase favorita.
Capivo solo che i rapporti tra uomini e donne erano tutti in bilico su un filo sottilissimo e una volta che c’era di mezzo il sesso era finita, il cervello poteva fare le valigie.
Insegniamo ad amare ai bambini e ai grandi che non sanno più farlo.
Oggi, in occasione delle feste che stanno per arrivare ed anche se vedono molti noi in difficoltà, vorrei spendere un pensiero a tutti i bambini del mondo, non è forse vero che il Natale è la festa dei bambini? A quei bambini sfruttati che vivono nella povertà più assoluta, merce sessuale di “uomini” insani; a quei bambini soldato che sono mandati in avanguardia sui terreni minati, quando i più “fortunati” riportano orrende mutilazioni con gran “risparmio” sugli adulti. A quei bambini senza famiglia o venduti proprio dai genitori come “mano d’opera”, costretti a lavorare in condizioni umilianti e pericolose tanto da riportare deformazioni fisiche; a quei bambini che per sfamarsi vivono d’espedienti, di furti di prostituzione, a quei bambini che muoiono semplicemente di fame! Molti di loro non arrivano a cinque anni d’età! Penso che tutti i bambini abbiano il diritto al gioco, allo svago, all’istruzione, alla nutrizione e all’amore! Ancora oggi nel mondo non esistono leggi adeguate che difendono efficacemente i diritti dei bambini. Pensiamoci e riflettiamo anche alla bellissima frase di Maria Teresa di Calcutta “ogni bambino che nasce è un inno alla vita!”
Un’adolescenza mancata, e da un giorno all’altro si ritrovò nel mondo degli adulti senza esserlo e senza gli strumenti per poterlo essere.
Le zie, le madri e le sorelle hanno una giurisprudenza particolare per i loro nipoti, i loro figli e i loro fratelli.