Federica Bosco – Stati d’Animo
Tutto quello che volevo era starmene tranquilla a leggere il “Corriere dei Piccoli” pensando ai fatti miei, solo che non avevo fatto i conti con il fiato sul collo.
Tutto quello che volevo era starmene tranquilla a leggere il “Corriere dei Piccoli” pensando ai fatti miei, solo che non avevo fatto i conti con il fiato sul collo.
Chi crede nell’immortalità si goda la sua felicità in silenzio, non ha nessun motivo di darsi delle arie.
Da quando ho smesso di pensare a chi non meritava nulla mi sento di nuovo bene.
Non sono banale, è che trovo anche l’ovvio eccezionale.
Mancano le persone. Quelle che ci capiscano davvero. Quelle per cui valga la pena “fermarsi”.
Le sensazioni sono ciò che ricordi di una giornata e che rendono un’esistenza diversa da un’altra.
Scrivo della vita che vivo, di quella che mi passa vicino. Scrivo per me stessa e per chi mi vuole bene. Scrivo per chi di me ha capito poco, ma anche per chi per me si è giocato molto di se. Scrivo per mio interesse personale, per le mie soddisfazioni e per ampliare i miei orizzonti. Scrivo per la giusta causa che è il tempo, che non deve mai essere sfidato, sprecato e perso. Scrivo quel libro chiamato “vita” come ognuno di voi. Io a modo mio, voi a modo vostro, ma quello che conta è scriverlo e non sprecare neanche una pagina. Lasciarle in bianco è una chiara prova di occasioni mancate e non vissute.