Federica Maneli – Acqua
Piove. Le gocce di pioggia si schiantano sulla pelle come spine cadute dal cielo.
Piove. Le gocce di pioggia si schiantano sulla pelle come spine cadute dal cielo.
Il mare gioca con gli scogli e li accarezza dolcemente oppure si abbatte su di…
La meravigliosa tinta turchese del cuore dell’oceano, la sua splendida vita virile, la sua forza, i suoi poderosi movimenti, i suoi disegni argentei, la superficie appannata quando era agitato non dicevano nulla allo stupido squalo. Non vedeva, mentre nuotava, la meravigliosa tinta del mare di notte, le sue comete e le sue costellazioni simili a brillanti fosforescenze. A quel cacciatore assetato di sangue importava ben poco che l’oceano fosse un reame delle cose belle, che ogni goccia cristallina fosse piena di vita e di innumerevoli forme bellissime. Non notò gli splendori delle gigantesche meduse i cui tentacoli lo avvolgevano come un ricamo vivo in una nube di colori, lavanda, blu e rosa, tutto sfuggiva a lui, la fame personificata, che era incapace di sentire o di desiderare qualcosa che non fosse del cibo.
Poi vedi un oggetto brillare nell’acqua. Ti colpisce, vuoi afferrarlo, ma l’acqua scorre veloce. Ti dicono “è impossibile”, tu ci provi lo stesso, tiri fuori la mano dall’acqua e l’unico risultato che ottieni è che ora è bagnata, tu non hai niente, il fiume ha tutto.
Non potrai mai apprezzare il beneficio dell’acqua se non hai mai sofferto la sete…
Infondo è per pochi.
Questa volta è l’ultima “ti ripeti. Poi incontri un paio di occhi che non ti lasciano scampo, vivi momenti inaspettati e mani che ti ridanno il respiro. Così continui ad amare, forte, come se stavolta fosse per sempre, come se non andrà via. Perdi la percezione del tempo, del dolore e sorridi, sorridi tanto. Poi, tutto finisce.” Questa è l’ultima volta, giuro” e non lo è, non lo sarà mai.