Federica Maneli – Cielo
Guardo il cielo e mi sento minuscola e penso “quanto vorrei che fossimo minuscoli insieme.
Guardo il cielo e mi sento minuscola e penso “quanto vorrei che fossimo minuscoli insieme.
Il primo passo per aiutare se stessi è aiutare gli altri.
Gli uomini moderni sono dei gran creduloni: credono in ciò che è scritto sui giornali e non credono in ciò che è scritto negli astri.
Chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria.
Quando tutte le strade intorno a te sembrano condurre nell’abisso, quello è proprio il momento in cui devi spiccare il volo verso il cielo.
Due cose definiscono un “essere” malvagio: l’odio e il desiderio di tramutare cose e persone secondo i desideri, e non secondo la naturale direzione. Odiando, vorrebbe che l’oggetto del suo odio si inchini e inginocchi riconoscendo la Fede, desidera che intelligenza, bellezza, virtù siano solo dalla parte di chi li ama, e che quindi le merita. Tutto quello che di una persona è positivo, cerca di farlo apparire come qualcosa di sporco e immeritato, usato male. Quando l’unico suo interesse è averlo e distribuirlo ai suoi fedeli, come spirito, attraverso il martirio. Martirio? È sicuro che funzioni, visto che ha macellato proprio chi lo ha smascherato? Direi di no. Vuole solo mattoni per la terra, il cielo e le stelle. Opporsi a questo, lo definisce inseguire una chimera. Tuttavia… c’è in effetti qualcosa che una croce fa: all’andata è idilliaca la storia, si cammina scalzi su prati verdi, la matematica è un gioco. Poi, al ritorno, si vedono quelle vite ridotte in rovina, cenere e macerie, ma anche prima erano così, solo che sfuggivano i particolari. È cambiata ed è sempre la stessa.Non ci sono chimere che possono svelare il destino delle stelle, sono l’onestà può farlo. Il possesso, la conversione usata per Avere, il sogno sacrificato per l’immortalità e la bellezza, la parzialità di un regno, fanno di questo Padre non solo un terrorista spirituale senza scupoli, ma la quintessenza del male, dell’odio e della morte.
E capire dove finisce il mare è come voler toccare l’orizzonte.