Federica Maneli – Frasi d’Amore
Perché alla fine, chi si appartiene si ritrova, anche dopo che ci si è persi quasi del tutto.
Perché alla fine, chi si appartiene si ritrova, anche dopo che ci si è persi quasi del tutto.
“E cosa c’è di bello nella coppia scusa?””La complicità, il senso di appartenenza. A me, per esempio, piace conoscere una persona a memoria””Come ti piace conoscere una persona a memoria? E la routine? La monotonia? Che cos’hanno de bello?””No, non parlo di routine o monotonia, ma di sapere a memoria una persona. Non so come spiegartelo, è come quando studi le poesie a scuola, in quel senso intendo a memoria””Questa non l’ho capita””Ma si dai, come una poesia. Sai come si dice in inglese studiare a memoria? By heart, col cuore. Anche in francese si dice par coeur… ecco, in questo senso intendo. Conoscere una persona a memoria, significa, come quando ripeti una poesia, prendere anche un po’ di quel ritmo che le appartiene. Una poesia, come una persona, ha dei tempi suoi. Per cui conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo. Ecco, questo mi piace. Mi piace stare con una persona intimamente perché vuol dire correre il rischio di diventare leggermente diversi da se stessi. Alterarsi un po’. Perché non è essere se stessi che mi affascina in un rapporto a due, ma avere il coraggio di essere anche altro da sé. Che poi è quel te stesso che non conoscerai mai. A me piace amare una persona e conoscerla a memoria come una poesia, perché come una poesia non la si può comprendere mai fino in fondo. Infatti ho capito che amando non conoscerai altro che te stesso. Il massimo che puoi capire dell’altro è il massimo che puoi capire di te stesso. Per questo entrare intimamente in relazione con una persona è importante, perché diventa un viaggio conoscitivo esistenziale”.
L’amore è come una strada tortuosa, ma è l’unico sentimento a farti provare una duratura felicità.
Per restare vicino a qualcuno non basta l’amore. Chi crede che l’amore basti si sbaglia e crollerà alla prima difficoltà. Si deve essere innamorati si, ma anche complici. Si deve essere disponibili verso le idee dell’altro e disposti anche a modificare un po i nostri modi per farli combaciare con l’altra persona. Dobbiamo crederci e volersi si, senza ombra di dubbio, ma dobbiamo anche dimostrare di volerlo attenuando ciò che crea “ruvidità” e incomprensioni nel legame, dando spazio ad una fortissima intesa che andrà a creare forti appoggi e fortissime basi.
Ti innamori all’improvviso. E inizi a soffrire, a soffrire senza aver scelto. Così pensi e…
Quei lenzuoli appesi dagli innamorati sui ponti, lacerati dal vento, umiliati dalla pioggia, derisi dal tempo, ma sono lì, tra ruggine e ingenuità e resistono, forse anche oltre il sentimento che rappresentano.
A volte credi di aver trovato qualcuno con cui stai bene. Uno che potrebbe renderti felice almeno per un po’… e invece ti rendi conto che non è così. Semplicemente non c’è più nulla di cui parlare. Non è lui, non è il ragazzo perfetto che avevi conosciuto, quello di cui ti eri innamorata follemente. Tutto finisce così senza un perché. Esattamente come stare insieme non aveva più un perché. Eppure sai che non troverai mai qualcuno che ti farà stare bene come faceva lui.