Federica Maneli – Stati d’Animo
Sono una lettera senza destinatario.
Sono una lettera senza destinatario.
La cosa peggiore di quando si è tristi è sapere che l’unica persona in grado di aiutarti è la stessa a farti soffrire…
Abbiamo 90 giorni 2.160 ore 129.600 minuti 7.776.000 secondi d’estate, coloriamoli.
Fai scendere le lacrime dai tuoi occhi per togliere quel buio che ti avvolge e dai sfogo al tuo cuore, poiché le lacrime sono un dono della natura.
La lontananza dalle persone care, dai luoghi familiari, dagli affetti genera un senso di abbandono, malinconia, tristezza e solitudine. Non è vero quel che si dice, che una distanza materiale non potrà mai separare e che se si desidera essere accanto a qualcuno che amiamo possiamo esserci. Certamente le persone a noi care, pur se lontane, saranno sempre nel nostro cuore, e avremo modo di far sentire il nostro affetto anche se separati dalla distanza, di fatto però chi vive questa condizione non può sentire il calore di un abbraccio, il tocco di una carezza, non può dare e non può ricevere le piccole attenzioni quotidiane che fanno bene al cuore.
Non ho catene all’anima, ma nodi al cuore. Sono i passi di chi c’è stato, di chi non c’è più e di chi per mia scelta non farà più parte della mia vita.
Mi capita ogni tanto di ascoltare una canzone e sentire quel qualcosa dentro, specialmente oggi è come se avessi sentito il braccio di un amico che mi diceva: eccomi sono qui, sono qui per scuoterti da questa apatia. Vedi, fuori c’è il sole e da domani è primavera! Tutto ricomincia a vivere, ricomincia anche tu.