Federica Orsida – Uomini & Donne
Lo amo, è vero, ma è uno di quegli amori malati che non lasciano niente. Prendono e basta. E prendendo distruggono.
Lo amo, è vero, ma è uno di quegli amori malati che non lasciano niente. Prendono e basta. E prendendo distruggono.
Poi ti girano intorno strani esseri che al primo impatto sembrano uomini, poi con il tempo ti accorgi che sono come i cappelli di pannolenci, al primo cenno di pioggia si afflosciano.
C’è un’età, l’estrema giovinezza, in cui si ama il sesso; una donna ama un uomo, un uomo ama una donna come si prende una bevanda perché si ha sete. Soltanto più tardi si sceglie, si ama la persona, lui perché è lui, lei perché è lei.
È questo che ti aspetti da un uomo? La perfezione? Vuoi un uomo perfetto? Perché, credimi, non esiste.
Ci sono persone come i fiori dei cactus. Fioriscono maestosamente dopo il tramonto, durano una notte poi muoiono.
Le donne nascondono i loro desideri, gli uomini non sanno scoprirli. Eppure basterebbe fare solo un piccolo passo per incontrarsi. Ciascuno verso il cuore dell’altro.
Scorrono più torrenti nell’anima di un uomo dubbioso che tra i più scoscesi sentieri di montagna, cade più neve nel cuore di un uomo deluso che nel più freddo paesaggio innevato, ha più rami in fiore un uomo gioioso che un viale pieno di ciliegi, possiedono più stelle gli occhi di un uomo innamorato che un cielo notturno d’estate.