Federico Bizzoca – Vita
La vita è come il 14.Parte da un quartiere periferico (Lorenteggio).Attraversa il centro.Ma alla fine finisce al Cimitero Maggiore.
La vita è come il 14.Parte da un quartiere periferico (Lorenteggio).Attraversa il centro.Ma alla fine finisce al Cimitero Maggiore.
La vera miseria affonda radici nell’animo umano, e talvolta non veste di abiti logori.
Tante volte mi hanno detto che sarebbe successo e io ho aspettato. Ho aspettato a braccia conserte. Aspettare il merito (o ciò che si merita) è la misura della giustezza e le braccia conserte mi sono sempre sembrate la misura più giusta per aspettare ciò che è meritato. Eppure, quelle braccia conserte, spesso, sono divenute il demerito di aver atteso perché la misura del merito non è né il rigore e né la verità.
Chi sa tutto, non dice niente.Chi può far tutto, non fa quasi niente.Chi vuole non può.Chi potrebbe non vuole quasi mai.Chi ha non da.Chi parla troppo non ascolta.Chi ascolta troppo parla poco.Chi sogna troppo si dimentica della realtà.Chi si abbandona alla realtà non conosce i sogni.Chi non conosce i sogni non ha grandi ambizioni.Chi non ha grandi ambizioni ha troppo tempo da perdere.Chi va di fretta continua a fermarsi.Chi ride sempre nasconde qualcosa.Chi nasconde qualcosa ha tante paure.Chi ha tante paure è coraggioso.Chi è coraggioso è forte.Chi è forte vince!
In fondo questa vita è una comica tragedia, per questa ragione ho deciso di non prendermi sul serio con molta responsabilità.
È importante non dimenticare di essere riconoscenti ai cretini: senza di loro le persone valide potrebbero non emergere mai.
Non esiste nella vita di nessuno un giorno che non sia importante.