Federico Moccia – Felicità
Di giorno, di notte senza fari, urlando a perdifiato, spavaldi, padroni di tutto, padroni della vita.
Di giorno, di notte senza fari, urlando a perdifiato, spavaldi, padroni di tutto, padroni della vita.
Ho inseguito la felicità in ogni luogo, credevo di trovarla nascosta dietro alle montagne o in mezzo alla valle, ma ben presto mi sono reso conto che essa vive nel breve spazio di un respiro.
Felicità sta nel conoscere i propri limiti ed amarli.
Sono felice non solo per quello che la vita mi ha dato ma anche e soprattutto per quello che mi ha tolto perché tutto quello che mi ha tolto me lo sono ripreso. E vi assicuro che è bellissimo.
chi non vorrebbe essere felice? Chi non desidera vedere pace e sicurezza? Chi non vorrebbe avere salute e lunga vita? Questi sono i desideri normali di tutti noi. Purtroppo, però, la realtà spesso è l’opposto dei nostri desideri.Secondo me la felicità può esistere soltanto se esiste l’infelicità (anche se fa paura ammetterlo) insomma, se riusciamo ad affermare che una cosa è di colore bianco soltanto se abbiamo ben presente una cosa di colore nero.Quindi ben vengano le sofferenze, ben vengano i problemi e le fatiche della vita, per che in quel momento in cui non vi saranno sofferenze sarà ancora più prezioso e raro, vivere la nostra vita.
Il mondo è il vivace mosaico di volti, pensieri, esperienze e culture ma ciò che accomuna ogni singolo tassello è quella particolare scintilla che parte dal nostro cuore e giunge fino ai confini della terra ed è la continua e infaticabile ricerca della felicità.
Non ho mai avuto molto dalla vita, ma ho sempre apprezzato quel poco che mi è stato dato, non ho mai preteso niente di più di ciò che avevo perché, quello che avevo mi rendeva felice, non vorrei molto di più in futuro ma solo la possibilità di essere felice.