Federico Moccia – Tempi Moderni
Belli e fatti di jeans, meglio di una pubblicità dal vivo.
Belli e fatti di jeans, meglio di una pubblicità dal vivo.
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Liberarsi non è molto difficile. È più difficile rimanere liberi.
Molti ragazzi del giorno d’oggi dovrebbero capire che le ragazze non sono un trofeo o una conquista, sono semplicemente creature che completano il nostro essere, il nostro bisogno d’amare, la nostra perfezione, la nostra vita.
“È strano che di notte non brilli di luce fosforescente” (Boris Pasternak – “Il settimo sogno”, Editori Riuniti)Ed eccola, la tua risposta. Eccolo, il tuo sms. Ho aspettato tanto che arrivasse. Che comparisse, sul video del computer. Del mio telefonino. Adesso, mentre leggo e rileggo, mentre quello che hai scritto si incide nel mio cuore, mi sembra che le tue parole prendano luce: la luce è anche quella della mia lunga attesa.
Non esiste indecenza in un corpo nudo, vi è in chi lo espone volgarmente.
È il contatto che ci manca in una società dove si predilige il rapporto virtuale. Entri in un luogo pubblico e, mentre sei lì che aspetti, son tutti ipnotizzati davanti allo schermo del proprio Iphone. Niente dialogo, scambio di battute, tutto un botta e risposta su Whatsapp, o interminabile interagire coi giochi sui social. Pare non abbiamo più nulla da raccontarci, da inventarci. Solo un copia incolla di link da mandarci, di frasi fatte, di messaggi brevi, magari inaccessibili come codici fiscali, musica da postare, ma il linguaggio è fermo. Trovandoci uno di fronte all’altro o in comitiva ognuno guarda il proprio cellulare, pare sia lui il protagonista di ogni conversazione, sia lui a parlare per noi, più di noi. È il contatto, quello di sguardi, di sorrisi, di discorsi, è il contatto che ci manca.