Federico Ossola – Libri
Da un certo punto di vista si può considerare “Cuore di Tenebra” di J. Conrad la versione “adulta” de “il signore delle mosche” di W. Golding.
Da un certo punto di vista si può considerare “Cuore di Tenebra” di J. Conrad la versione “adulta” de “il signore delle mosche” di W. Golding.
“Avete la mia fiducia” disse a Niall e ai segugi.”Ne sono, se siamo, onorati” rispose Niall e si chinò su di lui per dirgli con un filo di voce “ma resistere alle tentazioni non è il punto di forza del Re del Buio.”E con un sorriso malevolo si voltò e sferrò un pugno a Keenar con tanta violenza da fargli sbattere la testa contro il muro con un tonfo sordo. […] Le danzatrici dell’abisso fremevano. E Niall si leccò le nocche insanguinate. “Accordo concluso. Nessuno aveva detto che il sangue da versare dovesse essere tuo, Seth.”
Sai dire quanto amore hai dentro? Un chilo? Un litro?Non lo sai eh?E allora lascia perdere la matematica.Inventa quello che non c’è.Perché quello che c’è è di tutti.Ma se riesci a trovare quello che non c’è, beh, allora hai qualcosa di solo tuo.E se qualcuno altro vede quello che vedi tu, beh, allora hai trovato qualcuno che ti vive.Non lasciarlo fuggire. Fermalo! Vivilo! Scrivilo!Le storie sono come le persone.Non sono fatte per stare sole.Da qualche parte nel mondo c’è qualcuno che vive una storia che si specchia con la tua.Guardati intorno!Quel qualcuno non è lontano da te.È l’altra metà del libro.Non perdere tempo a scrivere altre pagine…Cercalo!Il resto lo scriverete insieme.Perché non c’è niente di più riuscito di due storie che s’intrecciano.
“Sì, tutto è stato come non avrebbe dovuto essere”, si disse, “ma non importa. Si può, si può fare come dovrebbe essere. Ma come dovrebbe essere?” Sì domandò, e improvvisamente tacque.
La memoria è una strana artista, ridisegna i colori della vita, cancella la mediocrità per conservare solo i tratti più belli, le curve più emozionanti di ciò che è stato.
Provai rabbia per moltissimo tempo, ma quel furore era positivo. Lo alimentavo a colazione, a pranzo e a cena, lo cullavo di notte e continuavo a nutrirlo di giorno perché sapevo che era l’unica cosa che avevo.
Con te trascorre giorni e notti, abbraccia i tuoi pensieri, ti fa emozionare, è un amico, un amante, ti è caro, va con tutti e con tutte… ma ti è fedele, ti appartiene: il “tuo libro”.