Federico Ossola – Libri
Quando si scrive la penna diventa lo strumento magico con il quale il mondo di una persona si imprime su carta, quando si legge questo mondo si riflette in quello del lettore.
Quando si scrive la penna diventa lo strumento magico con il quale il mondo di una persona si imprime su carta, quando si legge questo mondo si riflette in quello del lettore.
In un mondo minacciato, la letteratura dovrebbe essere una guida, non un rifugio.
Nell’amore non esistono regole. Possiamo provare a guidarci con un manuale, controllare il cuore, avere una strategia di comportamento ma, tutto questo è una sciocchezza. Chi decide è il cuore, e ciò che lui decide è ciò che vale. (da “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”)
Step sente un brivido caldo per tutto il corpo, trema leggermente. Poi scende dalla moto e si mette a passeggiare. Qualcosa di un negozio gli piace. Entra a comprarla. Quando esce, si sente morire. Una Thema passa veloce davanti a lui. Ma non così veloce perché i loro sguardi non possano incontrarsi. In quell’attimo si parlano di tutto, soffrono di molto, questa volta di nuovo insieme. Babi è lì, dietro quel vetro elettrico. Si inseguono ancora un po’ con i loro vecchi ricordi, con una nuova tristezza. Perché? Dove sono finiti tutti quei pomeriggi, quelle notti clandestine quando i suoi erano fuori. E ora vicino a lei c’è quello. Chi c***o è? Che c’entra nella sua vita? Nella nostra vita? Perché? Si siede sulla moto. L’avrebbe aspettato. Poi gli viene in mente tutto quello che gli ha sempre detto Babi.
Quando è qui non può, non osa, non amarmi.
Se al masochismo c’era un limite, lei non l’aveva ancora scoperto.
La vittoria di domani è la pratica di oggi.