Federico Riboldi – Ricordi
Intingo le mie banconote dei miei ricordi, così quando sarò vecchio ripagherò la memoria con la sua stessa moneta.
Intingo le mie banconote dei miei ricordi, così quando sarò vecchio ripagherò la memoria con la sua stessa moneta.
So soltanto che i ricordi a volte fanno mancar l’aria.
I ricordi diventano una seconda pelle.
Sognavo ad occhi aperti… mi piaceva farlo, perché potevo sognare qualsiasi cosa che io volessi. Sapevo che mi attendevano i sogni, bastava crederci. Io non ho mai smesso di crederci.
E si fa finta di dimenticare, ma i ricordi all’improvviso bussano quando meno te li aspetti: una canzone, un profumo, un volto sconosciuto, un sorriso.
Il tempo ha un difetto: tutto può far invecchiare eccetto i sentimenti, quelli veri.
Legato ad una voce, inconfessabili ricordi ti frustano l’anima ed ogni singola parola riecheggia nella mente. Emozioni trasportate silenziosamente per dar voce al cuore ed ogni volta quel tuo sospirare dona gioia e dolore. Senso d’appartenenza e mancanza. Sensazioni che scorrono lungo un filo che ci incatena l’anima, mentre la voce rimana lontana, un filo, dove scorreva il nostro amore.