Fedez – Internet
Riccardo Schiara è come la password wi-fi del vicino: lo scopri una volta e poi non lo abbandoni mai.
Riccardo Schiara è come la password wi-fi del vicino: lo scopri una volta e poi non lo abbandoni mai.
Ci sono dei momenti in cui, senza Internet, anche i non solitari morirebbero di solitudine.
Esiste sicuramente una parte di internettiani che a mio avviso è sottoacculturata e che secondo me occupa la maggior parte del blog di Grillo.
Accontentarsi di quello che condividono gli altri su Facebook e non esplorare il web ti fa sentire come un abitante di un paesino di montagna che non scende mai in città.
Ho imparato che in questo mondo virtuale esistono un mare di parole e pozzanghere di sentimenti.
Mi rendo conto che questo mondo virtuale fa male a certi individui fino a perdere il cervello, se mai ne abbiano avuto uno.
Quando sono a casa chiudo sempre le tende completamente, non le apro mai. Non tengo nemmeno un diario, ho paura di poterlo perdere e che qualcuno lo faccia finire su internet.
Ci sono dei momenti in cui, senza Internet, anche i non solitari morirebbero di solitudine.
Esiste sicuramente una parte di internettiani che a mio avviso è sottoacculturata e che secondo me occupa la maggior parte del blog di Grillo.
Accontentarsi di quello che condividono gli altri su Facebook e non esplorare il web ti fa sentire come un abitante di un paesino di montagna che non scende mai in città.
Ho imparato che in questo mondo virtuale esistono un mare di parole e pozzanghere di sentimenti.
Mi rendo conto che questo mondo virtuale fa male a certi individui fino a perdere il cervello, se mai ne abbiano avuto uno.
Quando sono a casa chiudo sempre le tende completamente, non le apro mai. Non tengo nemmeno un diario, ho paura di poterlo perdere e che qualcuno lo faccia finire su internet.
Ci sono dei momenti in cui, senza Internet, anche i non solitari morirebbero di solitudine.
Esiste sicuramente una parte di internettiani che a mio avviso è sottoacculturata e che secondo me occupa la maggior parte del blog di Grillo.
Accontentarsi di quello che condividono gli altri su Facebook e non esplorare il web ti fa sentire come un abitante di un paesino di montagna che non scende mai in città.
Ho imparato che in questo mondo virtuale esistono un mare di parole e pozzanghere di sentimenti.
Mi rendo conto che questo mondo virtuale fa male a certi individui fino a perdere il cervello, se mai ne abbiano avuto uno.
Quando sono a casa chiudo sempre le tende completamente, non le apro mai. Non tengo nemmeno un diario, ho paura di poterlo perdere e che qualcuno lo faccia finire su internet.