Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Religione
Non è che io non accetti Dio, Alësa; soltanto, gli restituisco rispettosamente il biglietto.
Non è che io non accetti Dio, Alësa; soltanto, gli restituisco rispettosamente il biglietto.
Ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine.
Il punto di vista secondo cui il credente sarebbe più felice dell’ateo è assurdo, tanto quanto la diffusa convinzione che l’ubriaco è più felice del sobrio.
Così come il peccato ha reso l’uomo schiavo, la grazia, l’amore e il perdono di Dio lo rende libero.
Sii credente, sii agnostico, sii ateo, oppure sii nulla, tutto o solo ciò che vuoi essere, ma, per carità, siilo senza fanatismo o spavalderia e, soprattutto, senza insultare o dare del fesso a chi la pensa diversamente da te.
Difendiamo l’integrità della dottrina cattolica. Il relativismo, cioè il lasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.
Se vuoi sentire Dio vai nel bosco quando è ancora buio, e li lo sentirai cantare.