Fernando Pessoa – Stati d’Animo
Ho mal di testa e di universo.
Ho mal di testa e di universo.
Alle persone come me, che han sempre un po’ di paura dentro. Paura dei silenzi, quelli che fan rumore. Degli ospedali o di mostrarsi fragili. Degli addii perché ti spezzano. Delle parole che feriscono. Paura del buio perché non sai cosa c’è altrove. Paura di perdere chi ami. Paura di dimenticare. Di voltarti, un giorno, distrattamente dall’altra parte. Paura di non venir capiti, compresi, amati nei nostri mille difetti. E la paura forse un pizzico ci rende migliori. Ma fragili. E alcune paure sono silenziose, scivolano solo sull’anima. La nostra.
Ho dimenticato come tutte le cose che si dimenticano per sfinimento e da quel momento ho compreso quanta vita ho perso nel ritrovarmi.
Lei è lì sola. Con lo sguardo perso nel tempo, con la mente lontana nei ricordi e lei è lì. Pensa a chi lungo il cammino ha stretto la sua mano, a chi le ha strappato un sorriso da un viso troppo stanco, a chi, guardandola negli occhi, ha percepito il suo pianto. Ma, lei è lì. Sola, con i crucci e le spine di una vita che scorre troppo in fretta ed un sorriso stanco inclina le sue labbra, ma lei resta lì. Sola.
Siamo soli anche se pensiamo di non esserlo mai,cavalchiamo la noia quotidianamente,viviamo di piccoli entusiasmi che svaniscono all’alba di un nuovo giorno.
Pessimismo cosmico.Più il cielo è stellato e più se ne contano angoli e spigoli.
Prendere in considerazione persone che non lo meritano è la scelta peggiore; smettere di farlo è la soluzione migliore.