Fernando Pessoa – Stati d’Animo
Il tedio non è la malattia della noia di non aver nulla da fare, ma una malattia più grave: sentire che non vale la pena di fare niente.
Il tedio non è la malattia della noia di non aver nulla da fare, ma una malattia più grave: sentire che non vale la pena di fare niente.
Ho valori vintage, cuore, cervello e coraggio rock. Ideali colorati e idee messe a nuovo, a volte mi riposo in nostalgici amarcord. Le mie lacrime hanno imparato a ridere!
E solo lontana da te, mentre toccavo ancora i ricordi ho potuto finalmente lasciare spazio al sale che scendeva dal mio sguardo.
Esiste il tempo perfetto, il piano diabolico, ma l’intuito dell’attimo libera gesti carichi d’emozione.
È scuro “fuori” ma Respiro. Parole non dette, respiri non respirati, sguardi sfuggenti, un mare di domande, un universo di incertezze, battiti di cuore che fanno male, troppo rumore dentro, troppo silenzio fuori. Manca la musica per rompere questo silenzio. Resta il ticchettio di “un vecchio orologio” a scandire il tempo che passa a sentenziare l’attesa.
La sensibilità si compiace di poco, si delude con niente.
C’è il mio cuore, c’è il tuo cuore, e poi, c’è il cuore di un poeta.