Fernando Pessoa – Viaggi e vacanze
La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
Magari il luogo dimenticherà i tuoi passi e così anche te, me, noi e tutti i passeggeri distratti di questo percorso di vita. Ma i viaggi rimasti dentro, no, quelli puoi ripercorrerli un’infinità di volte con la memoria perché i chilometri che hai effettivamente nelle gambe non coincidono mai perfettamente con i tuoi viaggi interiori.
Non sopporto quando in vacanza cimosi delle persone che ti parlano per tutta la vacanze delle loro vacanze degli anni passati, e mi domando se la prossima vacanza racconteranno della presente dicendo che l’hanno passata raccontando delle proprie vacanze.
I piccoli tram si inerpicano nervosi lungo le salite.Dal mare si sale in collina poi si ridiscende verso il centro. Tutto è molto familiare ma non rientra nel già visto. La varietà stilistica crea armonie e dissonanze. Il linguaggio è caldo e immediato. Lisbona mi avvolge.
Più viaggeremo veloci e meno tempo avremo per cogliere la bellezza del mondo che ci circonda.
In una notte stellata, in riva al mare, passeggio e sento come se il mare mi inviasse dei messaggi, con il vai e vieni dell’onde. È così bello sentire il soffio del vento che mi spettina i capelli, è una carezza dolce per me. Quanta felicità sento di vivere. Mi sento viva, perché vivo in questo universo, che a volte è bellissimo. Quanto è bello vivere questa magia del nostro mondo.
Misteriosi profumi di terre lontane rievocano in me ricordi che sbiaditi s’infrangono sugli scogli della mia memoria la quale, intrisa di nostalgia, invano tenta di cancellarli come impronte sulla sabbia che il perpetuo moto delle onde, lentamente, discolora.