Angela Perri – Figli e bambini
La vita è imprevedibile, ma una cosa è certa, i figli sono il più bel miracolo, che essa regala.
La vita è imprevedibile, ma una cosa è certa, i figli sono il più bel miracolo, che essa regala.
Essere adulti da bambini è una perversione, ma essere bambini da adulti, dovrebbe essere una devozione.
I bambini sono la musica innocente di un mondo ormai contaminato.
I bambini sono la ricchezze del nostro domani.
Dio creò l’uomo, lo lasciò al suo destino e l’uomo decise di venerarlo nonostante non potè più rivederlo. Oggi, se un padre lascia il proprio figlio al suo destino per motivi che solo lui può conoscere e di cui magari si vergogna, il figlio finisce per giudicarlo come un “verme” senza sapere che magari il padre prese la decisione di fargli intraprendere una strada diversa per potergli donare un futuro migliore. Il mondo ha un senso che non riuscirò a capire mai.
Lasciate che i nostri figli crescano alti, e alcuni più alti degli altri se saranno in grado di farlo.
Essere padri è una cosa bellissima, ma l’amore, l’affetto, la fiducia e la stima dei figli va guadagnata. Un vero padre non c’è solo quando ne ha voglia, un vero padre c’è anche quando è stanco.
Sarebbe bello poter insegnare ai più piccoli a coltivare la felicità, un bambino felice sarà di sicuro un adulto sereno e pacifico.
Non priviamo i bambini del loro futuro, lasciamo che i loro occhi possano vedere il mondo sempre con la stessa purezza che Dio gli ha donato.
“Mamma non lasciarmi mai”, “Dovrò farlo piccolo mio, un giorno camminerai da solo, la tua mamma ti guarderà da lontano e sarà pronta qualora tu cadessi e non riuscissi a rialzarti da solo”
I bambini sono i nostri angeli.
I bambini sono innocenti fino a prova contraria.
Ho iniziato a curarti dal primo giorno che sei sbocciato, ti ho dato radici su cui crescere e ti aiuterò ad avere uno stelo forte su cui reggere la tua corona di petali affinché tu possa essere il fiore più bello, figlio mio.
Abbiamo avuto tutti belle parole, da piccoli. E sogni, e giochi simili al reale. Ed eravamo morbidi, nella pelle e nell’anima. E il borotalco era neve, la pappa un aeroplano, le ninne un viaggio e le coccole un grande amore. Le abbiamo imparate da grandi, “dai grandi”, le brutte parole, le omissioni e le dannate colpe.
L’educazione ereditata da mia madre è la base dell’educazione di mio figlio.
A mio figlio insegnerò il rispetto! Insegnerò a non prendersi gioco di chi è più magro o più grasso. Di chi ha qualcosa in meno di lui. A deridere chi ha problemi ed è in difficoltà. A mio figlio insegnerò a capire e valutare per chi deve tendere una mano e per chi deve rimetterla in tasca. Insegnerò che la violenza psicologica è più feroce di quella fisica. Insegnerò che un domani per esser madri o padri devi aver imparato certe basi. Insegnerò che Dio non va solo predicato perché Dio insegna non solo a parlare ma a non deridere e a non giudicare!
Se ancora non sai cosa conta veramente nella vita, prova a privarti di tutte quelle piccole cose che ogni giorno hai. Un buongiorno, una buonanotte. Un bacio di tuo figlio, una risata con un’amica. Ecco ora lo sai.