Vera Santoro – Figli e bambini
I bimbi sono angeli mandati sulla terra per portare la luce agli adulti. Chi spegne questa luce vivrà per sempre nelle tenebre.
I bimbi sono angeli mandati sulla terra per portare la luce agli adulti. Chi spegne questa luce vivrà per sempre nelle tenebre.
La quiete si sacrifica alla nascita di un figlio.
Ama tuo figlio. Piangi quando lui non c’è. Sorridi quando lui c’è. Lui ama te.
Se fai un figlio prenditi cura di lui. Non basta concepirlo e partorirlo per essere madre. Il suo tempo viene prima del tuo, il suo bene viene prima del tuo, lui viene prima di te! Diventando madri, non si rinuncia ad essere donna, ma accetti di crescere e di prenderti cura di qualcuno che non ha scelto di esserci e che ha bisogno di te. Lui ha bisogno della tua presenza, del tuo amore, del tuo tempo, non dei tuoi contentini a scappa tempo, dei tuoi regali per dare a lui una felicità momentanea. La felicità, la serenità di un figlio la costruisci piano piano con amore, costanza e presenza. Se vuoi essere madre, se hai scelto di esserlo, metti i tuoi desideri, le tue manie di donna mondana da parte e dedicati a tuo figlio. Hai scelto tu di metterlo al mondo, pertanto crescilo con responsabilità e maturità. Non è un pacco che lasci in giro, parcheggi dove e quando vuoi solo per i tuoi divertimenti di donna superficiale e sciocca. Perché una madre è prima di tutto una madre!
Se un bambino canta mentre gioca, lascialo cantare: è felice.
Dovremmo imparare tutti dai bambini, loro non si fanno troppe domande se qualcosa convenga farla oppure no. Il loro istinto è dettato dal cuore, i loro gesti dall’amore.
Non sottovalutare mai bambini, oggi come oggi stupiscono chiunque per le loro domande.
È proprio quando diventi mamma che capisci tutte quelle preoccupazioni, quelle ansie e quei divieti che fino ad allora per te erano ingiusti ed esagerati. Lì capisci cosa voglia dire proteggere ciò che ami di più al mondo: tuo figlio.
I regali più belli che possiamo fare ai nostri bambini sono quei piccoli momenti inaspettati di gioia e meraviglia che riescono a dipingere le espressioni di stupore e che rimarranno loro impressi perché susciteranno dolcezza e felicità nel ricordarli.
Solo in certi occhi puoi trovare l’infinità dell’amore. Parlo di amore vero, quello che ho da quando tu mi sei accanto, bambina mia!
Ti accorgi del tempo che passa non dai primi capelli bianchi, ma guardando i figli che crescono.
Quando ho freddo non sempre uso una coperta, a volte parlo con mamma.
Rendete bello ciò che avete, non cercate la bellezza lontano, non cercate l’amore impossibile. L’amore e la bellezza più veritiera è già accanto a voi, vivono sotto il vostro stesso tetto: la famiglia.
La musica più bella che ho ascoltato è stato il primo pianto che hai regalato al mondo.
Il grembo materno è il primo abbraccio di una madre.
Ho sognato che mi stringevi forte mamma, che con la tua dolce voce mi cantavi una ninna nanna. Ho sognato di avere freddo, e tu correvi a scaldarmi. Poi ho immaginato: chissà come sarebbe stata bella la nostra vita insieme, quante cose mi avresti insegnato. Penso che tu mamma, ti saresti commossa nel sentirmi pronunciare il tuo nome per la prima volta, e papà avrebbe sorriso nel vedermi tirare la pappa. Non lo so chi mi avrebbe sorretta durante i miei primi passetti, ma sono sicura che, entrambi, vi sareste preoccupati di tenere saldamente le mie manine, e di sorreggermi ogni volta che vacillavo. Se avessi avuto la possibilità di rimanere, mi sarebbe piaciuto tanto studiare. Sarei potuta diventare avvocato, l’idea di difendere i deboli mi piaceva tanto. Magari sarei diventata un architetto, così avrei progettato case per darle a chi non ne ha. Sai mamma, magari sarei diventata un medico. Quante vite avrei potuto salvare, se tu non me lo avessi impedito, se non mi avessi gettata via in quel cassonetto. Ti avevo fatto un dono mamma, e tu non l’hai apprezzato. Sai, i bambini non chiedono mai di venire al mondo, ma sperano tanto che questo accada. Ma poi, si rendono conto che la vita è ingiusta! Ti sei persa tanto amore mamma. Ti sei persa me. Quanto egoismo mamma, tu non mi hai voluta, ma questo non ti dava il diritto di uccidermi. Avresti potuto lasciare a qualcun’altra la possibilità di farmi conoscere il mondo e la vita, era tuo dovere lasciare che io potessi conoscere e imparare cosa vuol dire amore e famiglia. Lo sai mamma, sono arrabbiata, e credo di averne tutto il diritto! Ma adesso io sono un angelo tra gli angeli, e tu, dovrai convivere a vita con il rimorso di non sapere mai quanto vi avrei reso fieri di me.
I figli sono di chi li cresce, li educa, li ama. Ed è per questo che molti bambini hanno un solo genitore.