Filippo Oddo – Musica
Mi circondo della fantasia della musica e della poesia per viaggiare nei sogni dell’infinito mare e sulla mia “arca” c’è posto pure per te.
Mi circondo della fantasia della musica e della poesia per viaggiare nei sogni dell’infinito mare e sulla mia “arca” c’è posto pure per te.
Ci sono quei giorni, in cui bisogna alzare il volume al massimo per non sentire i problemi, e dove l’unica cosa da fare, è non smettere di ballare.
Prendi uno come me, che suona il contrabbasso da quando aveva quattordici anni. Io ho seguito la sua evoluzione: da un semplice strumento pizzicato in due tempi alla completa libertà di musicisti come Stanley Clarke… Mi sono trovato in situazioni in cui i colleghi mi incitavano: sei libero; e io rispondevo: un momento, non so se voglio esserlo. Ho suonato con musicisti giovani che non conoscono che la libertà. Non sanno come si suona a tempo e quanto lo si può apprezzare… Eppure mi piace quello che oggi succede al basso. Alcuni dei giovani che suonano il contrabbasso come una chitarra sono fantastici. Ma io, adesso come prima, preferisco suonare a tempo: ritmo con un buon sound, che non potrà mai essere sostituito da qualcos’altro. È come il battito del cuore.
Saper vivere d’immenso è saper amare.
La musica è il canto della terra.
La mia musica è una sorta di blues.
Musica… il linguaggio universale dei sentimenti.